Non ricordo il sogno,
ne tanto meno il senso...
ricordo solo
bianche vestigia,
macchiate a tratti di nero...
neri pensieri,
profonde ferite
in una testa troppo piena ormai...
candida come neve,
tu cammini
nella tua leggiadria, nel tuo sorriso di donna...
amaro è il sapore dell'amore...
chi c'è al di la della cornetta
di quel telefono che squilla incessantemente?
la distanza reale da quella illusoria non è poi cosi diversa,
non potremmo...
ritorno a dormire
e a sognare,
tu continua a camminare,
tra il fango e la polvere,
con il tuo vestito color neve
che mai si sporcherà.
saremmo ricordi,
che con il tempo non faranno più male,
non faranno sorridere
ne tanto meno piangere.
tornerà tutto alla normalità
con il tempo
e con i cambiamenti.
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